Con Determinazione del Dirigente Sezione Competitività dei Sistemi Produttivi del 5 Luglio 2016, n° 1366 è stata apportata la terza ulteriore modifica all’Avviso per l’erogazione di “Aiuti agli investimenti delle PMI nel settore turistico-alberghiero” (Titolo II Turismo – Capo VI).
Nello specifico, è stata aggiunta la possibilità di effettuare investimenti nell’attività identificata dal Codice Ateco 96.04.20 “stabilimenti balneari”.
Con riferimento alla tipologia di investimenti ammissibili per le domande che prevedono la realizzazione di strutture turistico-alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico, si precisa che l’ampliamento, attraverso la costruzione di vani tecnici, costituisce variazione di volumetria fuori terra.
Con riferimento invece all’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, ivi comprese le strutture di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività, gli investimenti sono agevolabili se presentati da imprese che sono già operanti nel settore turistico alberghiero e che intendono realizzare un programma di investimento, ai sensi del presente Avviso, riferito alla sede operativa dove, alla data di presentazione della domanda, già svolgono l’attività turistico ricettiva. Si evidenzia in tal caso che l’impresa alla data di presentazione della domanda, dovrà dimostrare di aver svolto l’attività turistico alberghiera, nella stessa sede, da almeno 6 mesi presentando idonea documentazione probatoria (registri iva vendite e/o registro dei corrispettivi, ecc.).
Con riferimento all’eventuale acquisto dell’immobile si precisa che, in caso di acquisto/realizzazione di immobile per trasferimento sede (o per apertura di una nuova unità locale che andrà ad aggiungersi a quella preesistente), occorre fornire copia registrata del titolo di disponibilità della vecchia sede operativa. Laddove la vecchia sede sia di proprietà, occorre fornire anche:
• Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) che attesti che la destinazione della vecchia sede sarà mantenuta per i cinque anni successivi al completamento dell’investimento;
• Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) riportante una descrizione del ciclo produttivo dell’impresa evidenziando, nel dettaglio, l’utilizzo della vecchia sede.
Qualora la vecchia sede sia di proprietà ma non verrà reimpiegata all’interno del ciclo produttivo dell’impresa e/o non verrà mantenuta per i cinque anni successivi alla data di completamento dell’investimento, occorrerà fornire una perizia giurata di un tecnico abilitato iscritto all’albo (Geom., Arch. o Ing.), all’interno della quale lo stesso tecnico deve riportare il valore del vecchio immobile ed il valore del suolo su cui il vecchio immobile insiste. Il tutto, al fine di ammettere il costo per l’acquisto/costruzione della nuova unità immobiliare al netto del valore del vecchio immobile non impiegato nel ciclo produttivo.
Non sono inoltre ammissibili spese di acquisto/costruzione/ristrutturazione di aree di immobili non funzionali e non utilizzate dall’impresa per l’esercizio dell’attività ammissibile oggetto di richiesta di agevolazioni.
Con riferimento alla documentazione a corredo della domanda di erogazione del contributo deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su presenza rapporti di parentela, art. 2359 c.c. (nel caso di acquisto di immobile) e/o software (nel caso di acquisto dello stesso). Ed inoltre nell’elenco riepilogativo delle spese deve essere indicata per ogni tipologia di spesa la Data atto giuridicamente vincolante e in fase di rendicontazione devono essere prodotti i relativi atti giuridicamente vincolanti (conferme ordine, preventivi controfirmati per accettazione, contratti di appalto, lettere di incarico professionale, ecc.).
Puglia Sviluppo S.p.A., ricevuta la Richiesta di Erogazione trasmessa telematicamente dal soggetto accreditato/soggetto finanziatore corredata della documentazione indicata nell’Avviso, procede ad effettuare l’istruttoria tecnica così come previsto dal Regolamento.
Infine, alla data di richiesta di erogazione del contributo l’impresa, oltre ad aver concluso l’investimento, deve dimostrare il pieno funzionamento dell’attività con particolare riferimento alla nuova unità produttiva oggetto di agevolazione, fornendo la relativa documentazione (a titolo esemplificativo autorizzazioni/comunicazione necessarie all’esercizio dell’attività, agibilità, documentazione fotografica, etc.).