La Regione Puglia, tramite il Nuovo Bando NIDI, intende avviare un nuovo strumento di aiuti per la concessione di agevolazioni a micro e piccole imprese per attività di innovazione tecnologica ed
industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, oltre allo sviluppo e alla qualificazione delle competenze al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale.
Lo strumento intende, quindi, agevolare gli interventi nel settore manifatturiero-industriale, del commercio e dei servizi, realizzati dalle Micro e Piccole Imprese che avviano un programma di
investimento inerente temi dell’innovazione combinando diverse azioni diverse e coinvolgendo più aree aziendali in maniera integrata.
Le finalità del presente Avviso sono:
- far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione energetica e digitale, attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l’avvio/consolidamento di processi di
economia circolare; - agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di minore dimensione;
- sostenere il posizionamento delle PMI a livello nazionale ed internazionale;
- sostenere la diffusione dell’innovazione per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale;
- sostenere e qualificare l’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.
Operatività dell’intervento
Le domande di agevolazione possono essere presentate a partire dal 29/02/2024.
A partire da tale data, i Soggetti interessati possono presentare al Soggetto Finanziatore (una delle Banche oppure uno dei Confidi o ad un Confidi, purché accreditati, le domande di agevolazione relativamente ai Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione delle piccole e micro imprese.
Soggetti beneficiari
Possono presentare istanza di agevolazioni di cui al presente Avviso:
- le Micro e Piccole imprese (incluse le imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni);
- i liberi professionisti, equiparati alle piccole imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81.
Impegni del soggetto proponente
Il soggetto proponente si impegna mediante DSAN rilasciata ai sensi del D.P.R. 445/2000:
- al mantenimento delle ULA, nel territorio della Regione Puglia, conteggiate nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda;
- al mantenimento dei beni agevolati nelle Immobilizzazioni per almeno 3 anni dalla data di completamento dell’investimento;
- ad operare nel pieno rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, sul lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, anche con riferimento agli obblighi contributivi;
- ad adottare e mantenere un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative agli interventi, ferme restando le norme contabili nazionali;
Con riferimento all’impegno occupazionale, il dato di partenza, preso in considerazione per l’obbligo di mantenimento è quello relativo al numero di dipendenti (in termini di ULA) nei dodici mesi precedenti la presentazione della istanza riferito all’organico aziendale presente nel territorio della Regione Puglia.
Localizzazione
Le iniziative agevolabili con il presente Avviso devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.
L’incremento dei livelli occupazionali presso l’unità locale oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile, comporterà l’applicazione di una premialità sull’agevolazione.
L’assunzione di tali obblighi di mantenimento e/o incremento delle ULA è per l’esercizio a regime.
Progetti ammissibili
Il Mini Pacchetto Integrato di Agevolazione, rivolto alle piccole e micro imprese deve essere costituito da:
1. Investimenti Produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati ai temi della digitalizzazione e/o dell’eco-sostenibilità in linea con la Smart Specialization Strategy
i quali devono essere integrati con:
2. progetti di Innovazione Tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese;
i quali possono essere integrati con:
3. progetti formativi di qualificazione delle competenze volti alla trasformazione digitale, alla transizione industriale sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, anche promuovendo azioni di raccordo tra istruzione terziaria/universitaria e sistema produttivo, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente;
4. investimenti a favore della tutela ambientale;
5. acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.
Entità delle spese agevolabili
I Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione per micro e piccole imprese devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.
Tipologie di Investimento | Importo Massimo Ammissibile | |
a) Investimenti Produttivi | Max 90% delle Spese Ammissibili | |
b) Progetti di Innovazione | Innovazione di processi e dell’organizzazione | Max 1 MLN € |
Innovazione a favore delle PMI | Max 1 MLN € | |
c) Progetti Formativi | Max 500 mila € | |
d) Investimenti di Tutela Ambientale | Max 3 MLN € | |
e) Consulenze Specialistiche | Internazionalizzazione | Max 500 mila € |
Partecipazione a fiere | Max 500 mila € |
Intensità delle agevolazioni
- 30%-50% di fondo perduto a seconda delle voci di progetto;
- 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso dal Finanziatore;
- 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.
NB: Solo per investimento produttivo Il 25% deve essere garantito tramite capitale proprio risorse proprie o finanziamento esterno.
Non sono ammissibili a finanziamento l’IVA e ogni altro tributo od onere fiscale, salvo nei casi in cui sia non recuperabile dal beneficiario.
Tipologie di Investimento | Micro e Piccole Imprese (percentuale fondo perduto) | Medie Imprese (percentuale fondo perduto) | |
a) Investimenti Produttivi | 35% | 25% | |
b) Progetti di Innovazione | Innovazione di processi e dell’organizzazione | 30% | |
Innovazione a favore delle PMI | |||
c) Progetti Formativi | 50% | 40% | |
d) Investimenti di Tutela Ambientale | 45% | 35% | |
e) Consulenze Specialistiche | Internazionalizzazione | 30% | |
Partecipazione a fiere | 30% |
Spese ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.
Gli Investimenti Produttivi riguardano un “investimento iniziale” che consiste in un investimento in attivi materiali e immateriali relativo a:
A. la creazione di un nuovo stabilimento;
B. l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
C. la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in detto stabilimento;
D. un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall’investimento nello stabilimento.
Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in capitale fisso (attivi materiali) sono ammissibili:
a) acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
b) opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
c) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami dell’Industria 4.0 e/o del Green Deal europeo, compatibili con le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o servizi, ovvero processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica, energetica o digitale.
d) I mezzi mobili targati solo se strettamente funzionali e pertinenti rispetto all’attività ammissibile svolta dall’impresa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione.
e) studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori, nonché relazione tecnico – estimativa asseverata della cantierabilità e delle spese previste, anche per eventuale tutela ambientale, da parte di un tecnico iscritto ad albo.
Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in attivi immateriali sono ammissibili:
- l’acquisto di brevetti, licenze;
- know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma;
- l’acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa ed i trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
I programmi relativi agli Investimenti Produttivi agevolano, inoltre, i costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati per effetto di un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni.
Gli aiuti per le attività di innovazione sono destinati all’acquisizione di servizi di consulenza e sostegno all’innovazione e riguardano l’introduzione o l’uso di tecnologie e soluzioni innovative (comprese tecnologie e soluzioni digitali), al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficaci o tecnologicamente avanzati, compresa l’implementazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative.
Le attività di innovazione includono anche l’innovazione organizzativa e l’innovazione di processo, che riguardano l’attuazione di un metodo di organizzazione aziendale/produttiva nuova o notevolmente migliorato, compresi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software.
I progetti di Innovazione tecnologica sono riconducibili alle seguenti tipologie di intervento:
a. Innovazione a favore delle PMI;
Costi Ammissibili:
a) Ottenimento, convalida e difesa di brevetti e attivi immateriali;
b) Messa a disposizione di personale altamente qualificato (Laurea +5y exp) da un Organismo di Ricerca o Grande Impresa;
c) Servizi di consulenza in materia di innovazione – quali: Consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze; Acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali o in materia di utilizzo delle norme e dei regolamenti che li contemplano; Consulenza, assistenza o formazione sull’introduzione o l’utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali)
d) Servizi di sostegno all’innovazione – quali: Fornitura di locali ad uso ufficio, Banche dati e ricerche di mercato, Servizi cloud e di conservazione dei dati, Sistemi di etichettatura della qualità, Prove di laboratorio, sperimentazione e certificazione al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente più avanzati.
b. Innovazione dei processi e dell’organizzazione;
- Innovazione dell’organizzazione : nuovi metodi organizzativo a livello dell’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni dell’impresa (es. attraverso l’uso di
tecnologie digitali); - Innovazione di processo : l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software).
In base al business plan presentato verrà valutato il potenziale innovativo della proposta rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato, del territorio regionale, e della realtà aziendale.
I servizi per l’innovazione sono quelli necessari per:
- la progettazione e la successiva realizzazione di nuovi processi;
- la reingegnerizzazione e ottimizzazione di processi esistenti;
- azioni di trasformazione (digitalizzazione, ambientale ed energetica) per migliorare la redditività delle imprese.
Gli interventi di Innovazione potranno riguardare, a mero titolo esemplificativo:
– lo sviluppo di interventi integrati di eco innovazione (ecoprogettazione ed eco-design, risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni in atmosfera) e l’utilizzo di energie rinnovabili;
– lo sviluppo di progetti di “simbiosi industriale” che prevedono il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti, sottoprodotti e residui derivanti dai cicli produttivi;
– il miglioramento delle prestazioni energetiche delle sedi produttive, commerciali, logistiche;
– l’innovazione e il trasferimento tecnologico al fine di progettare e realizzare nuovi prodotti o migliorare i processi dei prodotti esistenti o migliorarne la competitività anche attraverso il sostegno alla gestione della proprietà intellettuale;
– l’adozione di tecnologie digitali più avanzate nelle diverse fasi dei processi, anche al fine di aumentare la produttività aziendale;
– la riorganizzazione delle attività di approvvigionamento-produzione-distribuzione, mediante sviluppo di supply chain competitive, che consentano di ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie, materie prime e prodotti, rafforzando l’autonomia produttiva anche mediante l’innovazione;
– l’adozione di protocolli per la sicurezza informatica e di interventi di cybersecurity;
– il miglioramento degli standard qualitativi preliminari all’ottenimento delle certificazioni.
Tali servizi devono essere forniti:
– da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze;
– dai distretti tecnologici riconosciuti dal MUR;
– dai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 dicembre 2017 e s.m.i.;
– dai centri di competenza ad alta specializzazione ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 29 gennaio 2018;
– dai manager e specialisti dell’innovazione certificati ai sensi della Norma UNI 11814;
– dagli incubatori certificati di start-up innovative, iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese, ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22 dicembre 2016 recante la revisione del decreto 22 febbraio 2013 relativo ai requisiti per l’identificazione degli incubatori certificati di start up innovative, ai sensi dell’art. 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179»;
– dai Digital Innovation Hub (DIH) così come riconosciuti dalla Commissione europea e dal Mimit con l’obiettivo di accompagnare e supportare le imprese nella trasformazione digitale.
Sono ammissibili gli Interventi formativi connessi al progetto proposto e rivolti al personale coinvolto, attinenti ai temi di Smart Specialization Strategy della Regione Puglia, a titolo non esaustivo, quali:
- processi di innovazione aperta, organizzativa e tecnologica;
- digitalizzazione dei processi;
- gestione dell’innovazione;
- internazionalizzazione;
- economia circolare e sostenibilità ambientale;
- design-driven innovation ed eco-progettazione.
Sono ammissibili inoltre anche gli investimenti a favore della tutela ambientale per:
a) Misure di efficienza energetica che non siano meri miglioramenti che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore.
b) Investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento.
Obiettivi:
- Produrre vantaggi diretti o indiretti sensibili sull’ambiente (es. riduzione inquinamento o consumi);
- Difendere l’ambiente dagli impatti dell’investimento;
- Mitigare gli impatti ritenuti inevitabili sull’ambiente;
- Produrre energia da fonti rinnovabili;
- Incrementare l’efficienza di sistemi, impianti, dispositivi e processi;
- Promuovere l’utilizzo di idrogeno verde a fini ambientali.
Sono altresì ammissibili i servizi di consulenza specialistica strettamente connessi al progetto con la finalità di migliorare il posizionamento competitivo delle imprese oltre che di accompagnare, orientare e consolidare la transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy attraverso interventi finalizzati all’introduzione di tecnologie e pratiche digitali che possano contribuire ad una concreta digitalizzazione degli aspetti produttivi, gestionali ed organizzativi delle imprese attraverso processi di consulenza e di affiancamento aziendali.
Le spese ammissibili riguardano:
- consulenza finalizzata alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o al miglioramento degli stessi, ivi compresa l’assistenza tecnico/manageriale, per indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica edigitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0;
- consulenza specialistica diretta ad un’analisi strategica, organizzativa e gestionale della realtà aziendale per stimolare processi d’innovazione d’impresa, sia di tipo tecnologico che organizzativo, anche per la trasformazione in Società Benefit e o B Corp, connessa alle operazioni di affiancamento diretto alla gestione imprenditoriale e tutoraggio prevedendo anche la figura del Temporary Manager (che abbia almeno tre anni di esperienza nei servizi effettuati) esclusa l’attività ordinaria di consulenza legale, finanziaria e fiscale;
- consulenze di contenuto specialistico e assistenza per adeguamenti a norme di legge, finalizzate:
o alla realizzazione di sistemi aziendali per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente o di valutazioni ambientali certificabili da organismi accreditati in base a normative nazionali o comunitarie;
o alla conformità dei prodotti a direttive comunitarie recepite in ambito nazionale. - spese per l’acquisizione dei seguenti servizi (non presenti in azienda antecedentemente all’investimento):
a. consulenza rivolta alla creazione di siti orientati al commercio elettronico;
b. consulenza specialistica per l’e-business e lo sviluppo, la customizzazione e personalizzazione dell’applicazione che gestisce l’attività di vendita o promozione via internet, quali applicazioni di e-Commerce, applicazioni business-to-business, etc;
c. consulenza per l’integrazione con gli altri sistemi informativi aziendali (gestione magazzino, vendite, distribuzione, amministrazione, Business Intelligence, CRM);
d. promozione del sito orientato al commercio elettronico, limitatamente alle spese previste per l’acquisizione di consulenze per studi di web marketing, per i piani di diffusione e il posizionamento del sito web di commercio elettronico e realizzazione di video e foto necessari alla creazione del sito web;
e. definizione di strategie di marketing, ideazione immagine coordinata dell’azienda connessa con il prodotto/servizio realizzato, compresa la progettazione di marchi e loghi identificativi, messa a punto di programmi di penetrazione commerciale, definizione e implementazione di strategie outsourcing di reti di vendita;
f. l’acquisizione di certificazione (non obbligatoria per legge) in ambito di parità di genere, di prodotto, di ambiente, di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, nonché di responsabilità sociale ed etica.
Sono altresì finanziabili:
- Spese per servizi di consulenza specialistica in internazionalizzazione finalizzati a sviluppare il progetto di promozione internazionale e ad aumentare la capacità competitiva sui mercati internazionali anche attraverso consulenze specialistiche prestate dalla figura dell’export manager e/o digital export manager.
- Consulenze per l’implementazione e gestione delle transazioni commerciali sulla rete internet e per i sistemi di sicurezza della connessione alla rete, inclusa la costituzione di Secure Payment System.
Non sono ammissibili e finanziabili:
- i servizi a carattere continuativo e periodico;
- i servizi connessi al normale funzionamento dell’impresa (come la consulenza fiscale ordinaria, i servizi regolari di consulenza legale, le spese di pubblicità e di mera promozione commerciale).
In riferimento agli inteventi di Internazionalizzazione sono finanizabili:
- sviluppo di progetti per la crescita competitiva delle imprese sui mercati esteri (es.: ricerca di partner esteri, scouting di nuovi mercati di sbocco, partecipazione collettiva a eventi/fiere internazionali, partecipazione a gare e progetti di fornitura internazionali);
- iniziative per migliorare l’approccio al mercato globale (es.: digitalizzazione dei processi aziendali, digital marketing, web marketing, acquisizione di tecnologie che favoriscano l’e-commerce e le piattaforme integrate per il trade marketing;
- ricerca di partner e/o di investitori internazionali per lo sviluppo di processi/prodotti;
- l’ottenimento delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);
- protezione del marchio dell’impresa all’estero;
- assistenza specialistica afferente al programma agevolato sul versante legale, doganale, contrattuale o fiscale sui mercati internazionali;
- preparazione di un piano export digitale e di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato) attraverso l’utilizzo di un Temporary Export Manager (TEM) e/o digital export manager come definiti all’Allegato n.1 Glossario parte integrante e sostanziale dell’Avviso;
- progettazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;
- consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e lo sviluppo della promozione e commercializzazione on line b2b e b2c (es.: consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme / sistemi di smart payment internazionali);
- progettazione di video, cataloghi, repertori, depliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’italiano;
- supporto e affiancamento dell’impresa per consentire una più ampia presenza dei prodotti regionali pugliesi nelle piattaforme di e-commerce internazionali e di market place;
- integrazione dei canali di marketing on-line per aumentare la visibilità del brand aziendale all’estero;
- analisi e ricerche su mercati esteri per la predisposizione di studi di fattibilità volti a valutare le potenzialità dell’impresa con riferimento a una o più linee di prodotto e a specifici mercati di sbocco.
Sono, altresì, ammissibili i programmi di partecipazione a fiere che possono riguardare:
- partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a queste collegati quali workshop, eventi B2b, seminari, ecc.;
- spese per la partecipazione a fiere virtuali e per l’utilizzo di piattaforme di matching/ricerche profilate collegati alle fiere;
- istituzione temporanea, per un periodo massimo di 12 mesi, all’estero e/o in Italia di spazi espositivi / esposizioni virtuali per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri.
Sono ammissibili, nell’ambito di questo programma, le seguenti voci di spesa:
a. Affitto area espositiva;
b. Quote di iscrizione, quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione;
c. Allestimento e progettazione dello stand;
d. Hostess e interpretariato.
Per informazioni circa la presentazione della domanda di finanziamento contattateci tramite la scheda CONTATTI del nostro sito al fine di effettuare uno studio gratuito di pre-fattibilità sul Vs. progetto.